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Maurizio Ramacciotti: Campione d'Italia 2006, Vice Campione del mondo 1998, barcaiolo di Renzo nel 1992.

Nel Parlare di Renzo comincio dicendo che stilisticamente è il più brutto da guardare sott’acqua: sicuramente ha perso molti pesci nella sua carriera perché vedendolo si sono spaventati. Scherzi a parte; i fattori determinanti per il suo successo, a mio avviso, sono stati 3:la sua grande forza mentale in primis, la forza fisica e l’approccio alla gara e all’avversario. In ogni momento riusciva a trasmettere grande convinzione nei propri mezzi, anche nei momenti più difficili della gara. In particolar modo  trasformava la tensione negativa in tensione positiva, stimolante, utile anzi, si esaltava quando si trovava a fianco degli avversari, e questi hanno sempre subito questa sua grande forza mentale. Anche fisicamente era un mostro: nell’epoca dove non esistevano piani di allenamento, diete, integratori ecc lui è sempre stato fisicamente imbattibile, solo ed esclusivamente grazie al pescare continuamente.

Noi ci siamo conosciuti nel 1991, quando gli feci da barcaiolo per la prima volta in una gara di Coppa Europa, e da lì siamo stati inseparabili, anche se ci dividono molti anni di età; condividevamo infatti lo stesso tipo di carattere. Viene ricordato infatti, oltre alla straordinaria carriera agonistica, anche per il suo modo di essere sempre solare, scherzoso al di fuori del campo di gara. Con piacere ricordo il mondiale del 1992 a Maiorca dove gli feci da barcaiolo; quel mondiale resterà un ricordo indelebile nella mia memoria, la fortuna di aver contribuito alla causa della vittoria finale, di averlo potuto vivere da “protagonista” accanto a Renzo è motivo per me di grande orgoglio.

Episodi da raccontare su di lui ce ne sarebbero, ma ho piacere di raccontarne 2.

Il primo in una gara di Coppa Europa a Capo Formentor. Noi eravamo distanti dalla costa 100 m su un picco a 27 m, e lui sembrava una macchinetta. Un pesce per ogni tuffo che faceva, era un continuo, lui mi portava il fucile con il pesce e io gli rendevo l’altro. Dopo un po’ lo vedo tornare in superficie stavolta senza aver catturato niente. E gli chiedo sorpreso: “Come mai stavolta niente pesci, non hai trovato niente?” E lui: “No, veramente gli avevo trovati, il fucile non ha sparato... Mi sono scordato di ricaricarlo!!” Disse ridendo.. Si era talmente abituato al continuo pescare che si scordò di ricaricare il fucile prima del tuffo, da non credere!!

Il secondo episodio accadde nel 1992 ad Arzachena, in Sardegna, era un campionato Mondiale di 1 categoria. Il giorno dopo ci sarebbe stata la prima giornata di gara così, volendo controllare meglio un punto su cui basavo di improntare la mia gara, mi alzo alle 5 per andare a controllarlo meglio. Quando giro la punta di Arzachena  vedo un gommone vicino al punto che mi interessava, era il gommone di Renzo. Quindi, non volendo dargli ulteriori vantaggi, visto che in quel caso era un mio concorrente, decido di tornare in albergo senza controllare il mio posto, ma anche senza farglielo vedere.. Tornato appena in albergo però, ricevo una sua chiamata dove mi invitava ad andarlo a trovare in camera sua. Appena arrivato lui mi dice subito: “Maurizio, bisogna che tu mi lasci quel posto, ho visto che eri andato a controllarlo, io non ho altri posti dove pescare, te sicuramente ne hai altri, lascialo a me per la partenza!”  E io, che non avevo niente oltre quel posto, gli spiego che non potevo acconsentire alla sua richiesta. Dopo un’ora e mezzo di “pianti” insistiti, decidiamo di fare la partenza su quel punto insieme. Era un posto fondo, ma dopo poco tempo di gara riusciamo a prendere 2 pesci a testa, e altre prede in quel punto non ce ne erano più. Lui quindi mi chiede: “Allora ora dove vai?” e io “Non lo so, provo a cercare se qui nei dintorni trovo qualcosa” e lui ”Eh si, anche io proverò a cambiare zona”.. Morale della favola: a 20 metri dal nostro punto comune lui aveva già un altro punto, un lastrone sul fondo dove ci pescò tutto il tempo da solo e arrivò 2 di giornata. Questo mi fece capire che per essere veramente vincenti, bisogna possedere una mentalità agonistica da VINCENTE, e quella non te la insegna nessuno. Io negli anni successivi cerca di apprenderne un po’ di quella mentalità, e in parte ci sono anche riuscito, riuscendo a togliermi anche io qualche bella soddisfazione. Renzo resterà sempre un GRANDE per me, sia sul piano inequivocabilmente sportivo, ma anche e soprattutto su quello personale.

La pagina Facebook di Renzo Mazzarri

Le tecniche di pesca

1

Tipi di fondale Dalle distese di sabbia alle pareti nel blu.

2

Pesca all'agguato ella schiuma con il dito sul grilletto.

3

Pesca all'aspetto Un'appasionante sfida tra uomo e pesce.

4

Pesca in caduta Una lenta discesa nell'abisso.

5

Pesca in tana Attenzione agli spacchi stretti e bui.

Palmares

1977 Vice Campione Italiano
1985 Campione Italiano a squadre
1986 Campione Euroafricano a squadre
1987 Campione del Mondo individuale e a squadre
1987 Vincitore della Coppa delle Città
1988 Campione Euroafricano individuale e a squadre
1989 Campione del Mondo individuale e a squadre
1990 Vincitore della Coppa delle Città
1992 Campione del Mondo individuale e a squadre
1993 vice Campione Euroafricano
2002 vincitore Coppa dei Campioni
2003 vincitore Coppa dei Campioni
2006 vincitore Coppa dei Campioni