Tecniche di pesca
Queste pagine sono tratte dallo speciale della rivista PescaSub “Mazzarri: il campione del mondo svela i suoi segreti”; si ringrazia Luca Laudati della rivista Pescasub per l’autorizzazione concessaci.
Nel caso vogliate acquistare lo speciale, qui presente solo in parte, il link è il seguente: www.adventuresub.it
Dalle distese di sabbia alle pareti nel blu
Saper riconoscere un certo fondale e capire dove insidiare la cerniam dove il pesce bianco, quando pescare all'aspetto, all'agguato o quanto in tana, è questione di esperienza.
Nella schiuma con il dito sul grilletto
Fino a non molti anni fa, quasi nessuno sapeva cosa significasse pescare all'agguato. Poi, quando ci si accorse che, nelle giornate di mare brutto, con acqua torbida, chi lo metteva in pratica tornaca a riva con stupendi carnieri di saraghi, cefali, orate e spigole, ci si cominciò a ricredere.
Un'appasionante sfida tra uomo e pesce
Non si tratta di scovare un pesce sotto a un lastrone, ma di attirarlo verso di noi in mare aperto, incuriosendolo. Quando ci si riesce, la soddisfazione è grande.
Una lenta discesa nell'abisso
La pesca in caduta è una delle tecniche più affascinanti: si scende a foglia morta sulla preda individuata dalla superficie fino a giugnerle a tiro. Si spara dall'alto in basso, con il pesce di taglio, e quindi è importante avere un'ottima mira e una notevole freddezza.
Attenzione agli spacchi stretti e bui
Riconoscere il buco giusto, la zona migliore, non è certo semplice. Serve esperienza e una dote che per gran parte è innata: il fiuto del pesce.